Nasce nel 1924 a Spilimbergo (Pn); apprende il mestiere dal padre Angelo che aveva rilevato lo studio fotografico di Olga e Pietro Zamperiolo. Al termine della seconda guerra mondiale eredita lo studio paterno ed inizia ad esercitare il mestiere di fotografo, eseguendo principalmente ritratti. L’indirizzo più autoriale dei suoi lavori si concretizza agli inizi degli anni Cinquanta, quando aderisce ideologicamente alle nuove istanze del neorealismo. Negli stessi anni inizia a collaborare con importanti riviste specializzate, tra cui «Ferrania», «Fotografia», «Rivista Fotografica Italiana» e, nel 1955, insieme con Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua, Toni Del Tin, Fulvio Roiter e Italo Zannier, dà vita, a Spilimbergo, al “Gruppo friulano per una nuova fotografia”, sorto con lo scopo di restituire a questa disciplina valenza culturale e di assegnarle un ruolo non secondario in ambito sociale. Muore nel 2004. Il CRAF, nel 2021, acquisisce, direttamente dal nipote Gianni Cesare, l’intera produzione fotografica composta da 982 stampe positive di vario formato e da 2766 negativi anch’essi di formati diversi. I materiali sono stati tutti inventariati e ricondizionati e saranno oggetto nei prossimi anni di un’ampia campagna di catalogazione.