Benvenuti al craf, il centro ricerca e archiviazione della fotografia
Ultime notizie
Inaugurazione sabato 7 dicembre ore 18.00. Ingresso libero
Donne a cui hanno strappato la voce. Donne in bilico tra passato e futuro, tra crudeltà e speranza.
Archivio CRAF
L’archivio fotografico del CRAF è sito all'interno di Palazzo Tadea, proprietà dell'Amministrazione Comunale di Spilimbergo. La struttura dispone di spazi ottimali, recentemente ristrutturati, per la corretta conservazione dei materiali fotografici; all'interno della sede sono infatti presenti due depositi climatizzati che garantiscono temperatura e umidità controllate. La fototeca conserva, tra negativi, positivi e unicum, oltre 500.000 fototipi di rilevanza regionale e nazionale. Nel 2022 la Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia ha confermato e ampliato la precedente dichiarazione di interesse storico particolarmente importante del 1995 relativa all’archivio fotografico.
Il CRAF, tra le sue varie funzioni statutarie, ha come obiettivo la raccolta e la conservazione di numerosi fondi fotografici che, nel corso degli anni, sono stati incorporati nel capitale dell’ente.
I Percorsi qui proposti vogliono offrire la possibilità di conoscere nuovi autori ed esplorare l'immenso archivio del CRAF seguendo tracce insolire e nuove rotte.
Spazio alle interviste, alle testimonianze, ai volti e alle voci che raccontano la fotografia.
La biblioteca del CRAF si trova a Villa Ciani di Lestans e si compone attualmente di oltre 12000 monografie e di 50000 periodici, prevalentemente pubblicazioni specializzate nei settori della storia e delle tecniche fotografiche. Sono inoltre presenti monografie dedicate a grandi autori, manuali tecnici e cataloghi di mostre. La biblioteca fa parte del Sistema Bibliotecario Peraulis che permette la ricerca digitale su tutto il catalogo. E' possibile accedere alla biblioteca su appuntamento, i servizi di prestito interbibliotecario e diretto sono attivi, per richieste e informazioni scrivere a info@craf-fvg.it
Mostre in corso e in programma
una mostra dedicata ai due fratelli fotografi considerati i padri del Neorealismo Friulano.
“Ciò che faccio sono foto spontanee di persone in scene che scopro, che raccontano. […] Potresti chiamarlo Street Photography per farla breve, sapendo che le foto vengono spesso scattate mentre si cammina per le strade”. Richard Kalvar.
Persone, percorsi, cose...
Molte sono le attività del Craf, tantissimi i materiali fotografici che conserva e promuove attraverso la digitalizzazione, catalogazione, i percorsi e le mostre. Sempre interessante e arricchente il confronto con l'autore fotografo che avviene attraverso la parola, scritta su un catalogo o raccolta nel corso di un'intervista. Il Craf è un luogo, uno spazio dove imparare, crescere ed esplorare come questa sezione Percorsi, Persone, Cose consente di fare, senza un ordine prestabilito, guidati solo dalla curiosità.
Nasce a Firenze nel 1884, figlio di Luigi, medico e professore universitario originario di Belforte, una frazione del comune di Radicondoli in provincia di Siena.
Nasce nel 1924 a Spilimbergo (Pn); apprende il mestiere dal padre Angelo che aveva rilevato lo studio fotografico di Olga e Pietro Zamperiolo.
Nasce a Milano nel 1935. Inizia ad occuparsi di fotografia in modo sistematico nel 1963 indirizzandosi da subito verso il reportage sociale e il racconto per immagini.
Architetture e protagonisti delle Industrie Zanussi
L'interazione tra parola e immagine è il tratto distintivo del lavoro di Luigi Crocenzi
Luigi Crocenzi nasce il 9 giugno del 1923 a Montegranaro. Nel 1939 si trasferisce a Fermo con la famiglia dove frequenta il Liceo Annibal Caro per poi iscriversi alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano.
L'archivio Fotografico Francesco Krivec (1907 - 1983) è in comodato d'uso presso il CRAF dal 2014. Si tratta di un archivio di grande interesse per la cultura e la storia friulana, in particolar modo per quella udinese, documentata grazie alle numerose immagini riguardanti persone e luoghi della città.
"...Il Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia vuole agire attraverso una fotografia che sia documentazione poetica dell'umanità che gli vive attorno..."
Paolo Monti su Ferrania ha definito Bevilacqua come “...un anziano giovane che spesso ci meraviglia con belle invenzioni visive"
Il racconto di un paesaggio e di un'epoca attraverso lo sguardo curioso di un medico-fotografo