l progetto espositivo di Noemi Comi interpreta il concetto della Open Call “Disarmante” e sposa altresì il claim della 37ma rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia #essenziale, riferendosi a ciò che non si vede ma c’è, come il proxidium, sostanza inquinante protagonista di una “finta inchiesta” messa in scena dall’autrice. Il proxidium diventa, in questa narrazione dai toni apocalittici e particolarmente pungenti, tra i materiali più pericolosi sepolti nei terreni agricoli di tutta Italia e responsabile di danni irreversibili sugli esseri umani, soprattutto agli arti inferiori e alla vista. Il progetto diventa metafora della tossicità invisibile che permea l’intera società e si manifesta – emergendo a tratti – nelle forme del narcisismo patologico, nell’incessante ricerca del successo e della popolarità che affligge uomini e donne. “Proxidium” è un viaggio tra natura e scienza, nel quale immagini disarmanti aprono ad un mondo ignoto e a tratti perturbante: una ricerca dalle tinte pop che si fa metafora delle contraddizioni del nostro tempo, trattando temi che spaziano dai problemi legati all’inquinamento, a quelli dell’incessante desiderio di successo e popolarità. La sostanza al centro dello studio non si vede mai, mentre si intravedono i suoi effetti. “Proxidium nasce dal ritrovamento di un album di famiglia e da un concatenarsi di eventi che mi hanno spinta a seguire una direzione inaspettata e a dare voce ad un progetto così complesso e sfaccettato – spiega l’autrice -. Attraverso l’utilizzo di immagini disarmanti l’intento è quello di sorprendere lo spettatore, con un percorso che alterna ininterrottamente realtà e finzione e che pone l’accento su tematiche attuali” Noemi Comi è un’artista visiva e fotografa concettuale nata nel 1996 a Catanzaro. Ha studiato Fotografia alla LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze, dove si è laureata nel 2020 con Menzione D'onore. Da allora ha esposto in festival ed istituzioni come MIA Image Fair (Milano, 2023), Somerset House (Londra, 2023), Careof (Milano, 2022), Museo Arturo Ghergo (Montefano, 2022), Biennale della Fotografia Femminile (Mantova, 2022), Photometria (Grecia, 2021), Insight (Varese, 2021), Foto Wien (Austria, 2021), Futuro Arcaico (Bari, 2021), Interphoto (Polonia, 2021), Asp Gallery (Polonia,2021), Museo degli Innocenti (Firenze, 2021), Fototeca Siracusana (Siracusa,2021), Noorderlicht Festival (Olanda, 2021). È attualmente iscritta al Biennio di Fotografia dell'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). La sua fotografia è in continua evoluzione e segue un percorso multidisciplinare. Vuole combinare arte e scienza cercando di abbattere qualsiasi tabù. Le sue opere seguono un’estetica ben definita, dominata da tinte forti e atmosfere surreali.