Mappe d'identità di Lorenzo Zoppolato

Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia

Lorenzo Zoppolato con la sua Mappe d’identità ci restituisce la sobria, essenziale bellezza del Friuli Venezia Giulia attraverso linee semplici e inquadrature minimaliste. «Le sue fotografie sono “ordinate” – spiega il direttore del CRAF Alvise Rampini - le sue vedute trasformano rami in braccia accoglienti e raccontano un tempo immobile e armonico, dove tutto tace e tutto parla». Nelle opere, strade statali, ex aree minerarie, fabbriche in zone industriali e campi a perdita d’occhio: «Dove lo sguardo non si poserebbe Lorenzo Zoppolato, riscopre vedute nascoste e luoghi meritevoli di essere raccontati.» – sottolinea il presidente del CRAF Davide De Lucia - «Lontano dai cliché turistici della regione ritrova la straordinaria normalità del paesaggio, che diventa oggetto di studio e approfondimento visivo». Le fotografie esposte in mostra nella chiesa di San Lorenzo e visibili fino al 3 settembre. “Con questo progetto ho cercato di creare la mia personale mappa visuale dei paesaggi nei quali sono cresciuto – spiega Lorenzo Zoppolato -. In queste terre faccio più di semplici fotografie: costruisco una mappa d’identità per orientarmi e riconoscermi, ritrovando il bello laddove non siamo più abituati a cercarlo. Il mio viaggio è appena cominciato, ma già ho imparato che creare memoria è fondamentale per capire chi siamo. La memoria ci aiuta a comprendere le radici del nostro passato, a valorizzare il presente e a progettare il futuro. Conoscere la storia e la cultura del proprio territorio significa conoscere sé stessi e trovare un senso di appartenenza, solo così possiamo ricercare il nostro posto nel mondo. La mia speranza è che questo progetto possa ispirare anche gli altri a intraprendere un viaggio “attorno a casa”: in altre parole scoprire la bellezza nascosta del proprio territorio e a tracciare la propria mappa d’identità. Ci sono tanti diversi “Friuli Venezia Giulia” che aspettano di essere raccontati con il proprio punto di vista. In cuor mio ho sempre sperato che cercando la bellezza nei luoghi più inaspettati avrei scoperto il paesaggio più nascosto in assoluto: l’identità”.

Lorenzo Zoppolato è nato a Udine nel 1990. A 19 anni si trasferisce a Milano dove parallelamente agli studi universitari lavora come assistente fotografo. Dopo la laurea, collabora all’interno di una nota multinazionale operante nel campo della pubblicità. Nel 2014 comincia a lavorare come fotografo professionista e vince una borsa di studio presso la Nuova Accademia delle belle Arti di Milano accedendo così al master in “Photography and Visual Design”. Nel 2015 vince il primo premio all’International Black&White Photographer of the Year nella “Emerging Talent category” ed è finalista al concorso internazionale Lens Culture “Street Photography Award”. Nel 2016 presenta la mostra Sussurri Riflessi alla Galleria Tina Modotti di Udine e prende parte alla mostra collettiva intitolata “Animali” al museo MACRO di Roma. Nel 2018 si aggiudica il primo premio “Portfolio Italia Fiaf”. L’anno seguente ottiene il primo premio per il miglior portfolio al Festival International Month of Photojournalism di Padova ed è finalista al premio “Voglino Italy Photo Award”. Nel 2020 ancora una volta vince il primo premio nella categoria “Storytelling Award” dell’Italian Street PhotoFestival e il primo premio per il miglior portfolio al Festival di Savignano SiFest. Nel 2021 pubblica il primo libro “Le Immagini di Morel”, edito da EmuseBooks con introduzione di Ferdinando Scianna, con cui aveva collaborato in precedenza. Infine nel 2023 vince il premio “Juror’s Pick” nel concorso internazionale LensCuture - Art Photography Awards e successivamente l’Open Call “Traces of the cold war” di FriuliStoria.

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