SPILIMBERGO, Palazzo Tadea
29 ottobre - 27 novembre
PORDENONE,Chiesa di S.Francesco
30 novembre - 18 dicembre 2005

   


Hanno collaborato: ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d' Italia), APO ( Associazione Partigiani Osovani), CCM (Consorzio Culturale del Monfalconese), IRSML FVG (Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia GIulia, Comune di Castelnovo del Friuli


Un racconto per immagini
Nel 1997, il CRAF ha presentato, in prima nazionale, la straordinaria mostra Il Silenzio dei Campi, la rivisitazione dei campi di sterminio da parte di Erich Hartmann, il grande fotografo di origine tedesca che nel 1934 fuggì dalla Germania nazista negli Stati Uniti, divenendo poi per oltre 15 anni anche Direttore della Magnum, la mitica agenzia di fotografi fondata da Bob Capa, Henri Cartier Bresson e David Seymour (Chim).
Come segno di ringraziamento verso il CRAF e la regione che aveva ospitato la sua mostra, Hartmann sebbene già ammalato, volle realizzare un progetto fotografico sul Friuli Venezia Giulia. Morì alcuni mesi dopo a New York.
Il libro che accompagnava la mostra, conteneva anche una prefazione di Arthur Miller e, nell’edizione italiana, un breve estratto da La Tregua di Primo Levi: “…E’ il comando dell’alba in Auschwitz, una parola straniera, temuta e attesa: alzarsi, < Wstawać >.
Anche i friulani e i veneto – giuliani, come gli altri popoli europei si sono “alzati”, non per l’obbligo imposto dagli aguzzini di Auschwitz, ma per una comune e generalizzata presa di coscienza, creando così con il sacrificio di molti le premesse dello Stato democratico contemporaneo.
Di quell’epopea in questo libro e nella mostra, cercando anche di evitare per quanto possibile tanti aspetti retorici, viene presentata una selezione necessariamente sintetica di immagini realizzate tra il 1943 e il 1945 da anonimi fotografi, che certamente non partivano dal presupposto di realizzare fotografie artistiche o reportages memorabili, come ad esempio quello di Bob Capa durante il D Day, lo sbarco alleato in Normandia o di John Phillips, l’altro grande fotoreporter di Life paracadutato dietro le linee tedesche nella ex Jugoslavia, e anche lui coraggiosamente presente in prima linea nelle battaglie con i nazisti, ma che sono tuttavia riusciti a lasciare una testimonianza, un documento, dei fatti, degli eventi e delle persone che furono protagoniste della Resistenza in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia.
Tutto questo materiale iconografico, che si può stimare in regione nell’ordine complessivo di c.a. 6.000 immagini, è stato in larga misura riprodotto e catalogato nel corso degli anni dalle diverse Associazioni ed Istituzioni regionali che lo conservano, come anche indicato nelle didascalie.
Il materiale è stato visionato e si è quindi proceduto alla scelta definitiva delle c.a. 60 immagini oggetto della mostra e del libro, dove sono presentate seguendo l’ordine temporale della loro realizzazione, di modo ché divenissero racconto, poiché come ben sappiamo, la fotografia è un linguaggio, oltre ché essere appunto documento o anche opera d’arte.
Ma si tratta però di un racconto, certo evocativo, ma che rappresenta in modo verosimile quegli anni, questo perché la fotografia rappresenta sempre la realtà, indipendentemente da ogni giudizio di “verità” che è invece soggettivo.
E tra le tante immagini drammatiche che caratterizzano questo racconto, c’è quella della ricomposizione delle salme dei Comandanti partigiani “Piero” e “Bologna” che la sensibilità e la cultura di Cesare Marzona ci ha permesso di pubblicare, come pure c’è, volutamente, solo un ritratto “in studio”: Virginia Tonelli, medaglia d’oro della Resistenza, e che idealmente rappresenta tutte le medaglie d’oro, tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la libertà, finendo come tanti altri patrioti alla Risiera di S.Sabba, l’unico campo di sterminio nazista, l’unica Auschwitz in Italia, che Erich Hartmann ha rifotografato perché ne conserviamo la memoria.
Walter Liva

Sedi espositive:
Trieste: Consiglio Regionale del F.V.G. - aprile/giugno 2005;
Monfalcone: Galleria Comunale d'Arte Contemporanea - agosto 2005;
Tavagnacco: settembre 2005; 30 settembre - 16 ottobre 2005 Feletto Umberto, Comune di Tavagnacco
Spilimbergo: ottobre 2005.29 ottobre - 27 novembre 2005
Pordenone, dicembre 2005