Bernard Plossu
Bernard Plossu (Dalat, Vietnam, 1945) inizia a fotografare a tredici anni durante un viaggio con il padre nel deserto del Sahara.Studia filosofia all’Università di Parigi e termina gli studi all’American University di Mexico City.  Nel 1966 partecipa in qualità di photoreporter alla spedizione di un gruppo di etnologi inglesi nella giungla del Chiapas (Messico) e realizza una serie di fotografie diventate leggendarie e raggruppate in un libro intitolato Le voyage mexicain (Contrejour, Parigi, 1979). Le immagini di quei luoghi sono raccolte da occhi in perenne movimento: dagli autobus, dai treni, da vecchie camionette. L’uso del “mosso” resta una tecnica che caratterizzerà l’intera opera di Plossu. Il corpus più sostanzioso del suo lavoro è costituito da reportage di viaggio; globe-trotter per indole naturale nell’arco di pochi anni si muove tra India, Alpi francesi, Senegal, Egitto, New Mexico, Italia e Nigeria, dove incontra e ritrae la tribù nomade dei Peul Bororo. Nel 1988 viene celebrato da una retrospettiva  al Centre Pompidou di Parigi e vince il Grand Prix der la Photographie in Francia. Le sue fotografie sono state esposte nei più grandi musei del mondo e sono presenti in tutte le collezioni pubbliche e private.
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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