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I Musei Vaticani furono fondati da Papa Giulio II nel 1506 e aperti al pubblico nel 1771 per volere di papa Clemente XIV. La scultura che gettò le basi per la costruzione del museo fu il cosiddetto Gruppo del Lacoonte: essa raffigura Lacoonte il sacerdote che secondo la mitologia greca tentò di convincere i Troiani a non accettare il cavallo di legno che i Greci sembravano aver donato loro. La statua fu trovata il 14 gennaio 1506 in un vigneto nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Papa Giulio II mandò Giuliano da Sangallo e Michelangelo Buonarroti che lavoravano al Vaticano, ad esaminare la scoperta, e su loro consiglio acquistò subito la scultura dal proprietario della vigna. Un mese dopo l'opera, che rappresenta Laocoonte e i suoi figli stretti tra le spire di un serpente marino, fu esposta al pubblico in Vaticano.
I Musei Vaticani, giustamente chiamati al plurale, sono in realtà un insieme di musei e collezioni. Attualmente comprendono: i Musei e gli ambienti visitabili dei palazzi Vaticani.
Nel 1974 il Touring Club Italiano commissionò al fotografo Toni Nicolini – di cui il CRAF conserva l'archivio fotografico – un approfondito lavoro dedicato a quegli aspetti dell'arte che per il Vaticano, centro spirituale della cristianità, hanno un profondo significato, che non trova riscontro nel mondo intero.
In Vaticano hanno operato infatti nei secoli gli ingegni più alti e qui essi hanno lasciato le testimonianze più ispirate della loro arte. Bramante, Michelangelo, Raffaello, Bernini spiccano tra i molti; solo qui possiamo comprendere a pieno la statura della loro personalità e la cultura della quale le loro opere sono le più alte espressioni. Ma di questa cultura è anche frutto l'impareggiabile collezione dei Musei Vaticani, patrimonio inestimabile che il mondo classico, dopo il drammatico Medioevo, riproponeva alla conoscenza dell'uomo moderno.
L’archivio di Toni Nicolini (Milano, 1935 – 2012) che fu tra i più importanti esponenti della fotografia italiana del Novecento, è stato ceduto dalla sua famiglia, rappresentata dalla moglie Lotte Rossi e dai figli Melissa e Martino, in comodato al CRAF. L' archivio si compone di oltre 28.436 stampe fotografiche già digitalizzate, innumerevoli diacolor (oltre 80.000), libri ed epistolari raccolti nel tempo.
Quale omaggio alla figura di Toni Nicolini e per quanto ha dato alla fotografia italiana, presentiamo una serie delle immagini tratte dal lavoro realizzato nel 1974 per il libro del Touring Club Italiano L’Arte in Vaticano.
Sesto al Reghena
Toni Nicolini, Musei Vaticani Belvedere Laoconte
Arte in Vaticano
Toni Nicolini, Musei Vaticani. Cortile del Belvedere. Perseo del Canova
Toni Nicolini,Museo Pio Clementino, Statua dell'Apollo, 1974
Musei Vaticani Belvedere Laoconte
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Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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