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Attilio Marchetto
Segni, natura e colore

Attilio Marchetto (Pordenone, 1934 - 2008) scoprì la fotografia come il suo vero mezzo espressivo dopo essersi misurato con la pittura e il disegno. Per un trentennio svolse in qualità di tecnico serigrafo l’attività imprenditoriale e, in parallelo, coltivò la passione per la fotografia. Dal 1977 espose in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, privilegiando temi paesaggistici ed ambientali, colti negli aspetti e nei dettagli più inconsueti, ma ponendo anche interesse all’elemento umano, soprattutto al volto e alle mani, specchio dell’animo. Catturò la figura umana sempre nel suo ambiente, esemplificativi in questo senso furono, degli anni ’80, suoi reportage su una casa di riposo. Nel 1977, al Museo George Sand a La Châtre, espose una significativa serie di fotografie sul Friuli prima e dopo il terremoto, e nel 1981 al Museo di Palazzo Ricchieri di Pordenone pubblicò la testimonianza di un’eccezionale esperienza – Teatro Scuola e Cultura – promossa da Carlo Pontesilli ed Elda Rossetti, realizzando immagini di rara sensibilità sul mondo infantile.
Pubblicò inoltre con l’editore Roberto Vattori un libro dedicato a Vito d’Asio e da una collaborazione con Giovanni Gastel nacquero le fotografie sulla moda.

Nel 2007 venne pubblicato il suo Natura viva con alberi e nell’occasione la curatrice, Flavia Benvenuto Strumendo, ricordò che “…Il suo 'occhio' attento si addentra in sfondi bituminosi, neri; isola ombre; insegue un’estetica di contrasti, garantita in raffinatezza da un tenace e sapiente lavoro di camera oscura. Sempre pronto alla sperimentazione, nel corso degli anni Attilio Marchetto raggiunge una versatile competenza che gli permette di affrontare I generi più disparati – dal paesaggio alla figura umana, alla moda, alla pubblicità – e di vivere con straordinaria naturalezza il passaggio dal bianco e nero al colore, con cui si misura cercando di ottenere cromie di grande perfezione, provando in diversi tempi, temperature e accorgimenti di sviluppo. Sottolinea inoltre il suo personale modo di percepire le cose proponendo songolari versioni di ambient già noti presentati o da un’angolazione insolita o in una luce particolare…”.
Per la mostra sono state scelte dall'archivio di Attilio Marchetto alcune serie tali da rappresentare un compendio esaustivo del suo lavoro: dalla serie Geometrie, a Griglie; quindi Murano; Rosso e nero; le Viti; Paesaggi e Alberi per un totale di 80 fotografie.
Questa mostra rappresenta anche l'inizio del progetto di valorizzazione dell'opera del compianto Attilio Marchetto, del quale il CRAF conserva l'archivio fotografico.
Attilio Marchetto, Viti
Attilio Marchetto Viti
Attilio Marchetto.
Attilio Marchetto, murano, 2006
Attilio Marchetto, paesaggio dell'Emilia, 2006
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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