archivio mostre
Deposito climatizzato
Palazzo Tadea, Spilimbergo
Deposito climatizzato
Il Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo ospita materiale fotografico e documentario di varia natura, che necessita di essere conservato in condizioni termoigrometriche adeguate.
Le fotografie sono oggetti fisici costituiti da strati sottili di materiali diversi che rispondono alle condizioni climatiche ambientali in maniera differente e, per far si che durino a lungo nel tempo, vanno conservate con criterio e maneggiate con attenzione.
Per questo motivo, il CRAF, punto di riferimento regionale per l’archiviazione della fotografia, prevede, accanto all’intensa attività espositiva di valorizzazione, un’attività continua di tutela e conservazione.


Il deposito (dedicato a Giuliano Borghesan)

Il progetto, finanziato da Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Comune di Spilimbergo, ha previsto un adeguamento degli ambienti attraverso lavori strutturali di controsoffittatura, abbattimento di una parete, e la realizzazione di un’anticamera necessaria all’acclimatazione del materiale che viene portato all'esterno dei locali di conservazione. Il pavimento è stato rivestito in resina bicomponente e le pareti verniciate con idropittura traspirante.

L’impianto installato è un Condizionatore di Precisione EMICON ED POWER LINE per data center, dalle altissime qualità tecniche, tra le quali: rigoroso controllo di umidità e temperatura, alta efficienza energetica che comporta meno emissioni di CO2 e minori costi di funzionamento. Sono stati inoltre collocati negli ambienti due depuratori d'aria con filtri ai carboni attivi, necessari per evitare che nell'ambiente si creino ristagni di gas dannosi prodotti dal naturale degrado di alcuni fototipi o di spore fungine.
La costante misurazione dei parametri termoigrometrici avviene con rilevatori mobili con datalogger, controllati periodicamente dal personale responsabile per la conservazione.

Gli arredi si compongono di cassettiere, scaffalature in vetro e metallo, armadiature compattabili, tutte costituite in materiale inossidabile e inerte, adeguato alla conservazione a lungo termine di materiale fotografico e archivistico. La stanza di acclimatamento è munita di scaffalatura e ripiano, necessari per lo stazionamento di materiale selezionato per la consultazione fuori deposito.
La finestra è dotata di doppi vetri e filtro UV. L'illuminazione è a LED, ad intensità regolabile e a bassa emissione di UV.


Parametri ambientali

I parametri termoigrometrici stabiliti fanno riferimento agli standard conservativi internazionali riguardanti il materiale fotografico, pubblicati dall’Image Permanence Institute di Rochester NY e valutati anche grazie alla consulenza con i tecnici dell’Opificio di Pietre Dure di Firenze e di Film Ferrania.
La scelta è quella di mantenere una temperatura costante di 18° C e un umidità relativa di 45%, in accordo con l'eterogeneità dei materiali presenti nelle raccolte, l'attenzione alla sostenibilità ambientale e la volontà di contenere i costi di gestione.

Monitoraggio
La presenza di un deposito climatizzato e, più in generale, la gestione di un archivio fotografico, prevede un’attività di monitoraggio costante dei parametri termoigrometrici ambientali e il controllo dello stato di conservazione dei materiali, da effettuarsi attraverso campagne periodiche da personale tecnico specializzato.
Deposito climatizzato
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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