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Pamela Bralia - Ritratti di una comunità, Sequals
A cura di Mauro Manetti
Villa Savorgnan/ Lestans, 21 luglio - 9 settembre
Orari: da mercoledì a venerdì: 16.00-20.00 / sabato e domenica: 10.30-12.30-16.00-20.00

Con i tuoi occhi
è quando ti
guardi guardarti che qualcosa
si alza e non si posa più.

P. Cappello


Ho visitato per la prima volta il Friuli una decina di anni fa. L’amica di Pordenone che ci ospitò alcuni giorni a ridosso del periodo natalizio ci fece da guida alla visita dei luoghi più conosciuti: Gemona, Spilimbergo, Udine, Palmanova ecc…
Il nostro soggiorno anche se breve fu piacevole, ricordo ancora il freddo pungente che ci costrinse spesso nei bar a sorseggiare vin brulé per riscaldarci e la natura aspra e pietrosa che si distende come un mare ai piedi delle montagne. I viaggi successivi in gran parte fatti per lavoro, mi hanno portato a San Vito al Tagliamento, Sequals, Tramonti di Sotto e mi hanno offerto la possibilità di conoscere meglio anche la gente del Friuli; persone schiette ospitali e orgogliose di appartenere a questa terra ossuta, terra di emigranti e di poeti, gelosi della propria identità tanto che hanno per questo deciso di scrivere molti dei loro testi in quella lingua impervia e splendida che è il friulano: Pasolini, Vallerugo, Cappello solo per citare alcuni dei più noti. Le persone come si suol dire fanno i luoghi e mai come in questa regione, questo detto trova conferma, lo abbiamo constatato con ammirazione, anche nelle vicende più tragiche che hanno colpito intorno alla metà degli anni Settanta questa regione, il carattere forte e tenace dei friulani è stato determinante per riportare questa terra ad uno stato di normalità. Pamela Bralia, giovane fotografa toscana, ha trascorso un periodo di studi presso la sede del CRAF di Sequals, prima di laurearsi in fotografia alla LABA di Firenze, durante questo produttivo soggiorno ha documentato attraverso una serie di scatti fotografici alcune donne friulane.
Ciò che ne è scaturito è una serie di volti che offrono allo spettatore un paesaggio umano di lucida verità. Le persone sono colte in pose naturali, la loro manifesta gaiezza ci trasmette la consapevolezza di mostrarsi così come sono senza ipocrisie e senza il più lontano desiderio di nascondere ciò che realmente sono o desiderano apparire. Lontane dagli atteggiamenti ammiccanti che occupano sovente nella ritrattistica fotografica contemporanea, queste signore friulane rappresentano più di qualunque altra cosa l’indole schietta e concreta di questa terra.
Come non pensare ai ritratti costruiti e di denuncia che compongono il lavoro artistico di Cindy Sherman fotografa di fama internazionale osannata dalla critica ufficiale e che ci appare così distante e lontana dalla concreta pulizia di questi volti. Il lavoro artistico di Pamela Bralia è tutto in positivo e non concede nulla quindi alle fiacche rivendicazioni sociologiche che contraddistinguono l’arte ufficiale e alla quale gran parte dei giovani artisti sembrano ormai omologarsi.
Che siano i primi tiepidi vagiti di una generazione che dalle ceneri del Novecento cerca faticosamente di emergere? Noi tutti ce lo auguriamo.

Mauro Manetti (dir. LABA Firenze)
Pamela Bralia - Ritratti di una comunità, Sequals
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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