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2 -27 ottobre a Capodistria: Alois Beer, Paul Scheuermeier e Ugo Pellis
2 -27 ottobre a Capodistria: Alois Beer, Paul Scheuermeier e Ugo Pellis
Il paesaggio ritrovato L’Istria tra Ottocento e Novecento nelle fotografie di Alois Beer, Paul Scheuermeier e Ugo PellisAlois Beer – Paul Scheuermeier – Ugo Pellis
A cura di Katarina Maric e Walter Liva
2 -27 ottobre 2012
Radovac Ars gallery, Calegaria 24, Koper-Capodistria (Slo)
Palazzo Gravisi, Via OF 10, Koper-Capodistria (Slo)


dal Lunedì al Venerdì: 9.00 – 17.00
Sabato: 9.00 – 13.00; Domenica chiuso

Lignano Sabbiadoro/ Biblioteca Civica, 2 luglio - 14 settembre
Orari: da lunedì a venerdì: 14.30-19.00

La mostra, realizzata dal CRAF congiuntamente al Museo Civico della città di Rovigno, presenta l' eccezionale collezione di opere di Alois Beer, Paul Scheuermeier e Ugo Pellis. I tre autori, hanno documentato e interpretato l'Istria, i suoi paesaggi e gli oggetti del lavoro quotidiano nei decenni antecedenti e successivi alla Grande Guerra.
Di particolare rilievo l’opera compiuta da Scheurmeier per l'Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera per il quale, oltre a fotografare oggetti e utensili, trascrisse anche l'uso linguistico e fonetico degli stessi sino a produrre una testimonianza storica e sociologica unica.

L’Istria e la fotografia

Nel suo testo Apporti alla conoscenza della storia della fotografia in Istria, Milienko Smokvina ricorda che Alois Beer vanta la più cospicua opera fotografica dedicata a Pola. Iniziò a riprenderla attorno al 1890, per non smettere più fin quasi alla sua morte nel 1916.
Alois Beer fu fotografo particolarmente facondo, girò mezzo mondo, proponendo la propria offerta fotografica in cataloghi a stampa. In uno dei più precoci, quello del 1885, sono elencati 23 motivi istriani e fra essi Abbazia, Castua, Volosca, Preluka, Ica e Laurana (spicca l’assenza di Pola), mentre nel catalogo del 1910 si contano, fra oltre 10.000 fotografie, ben 1009 motivi inerenti a Pola. In un ulteriore catalogo edito nel 1914 sono citate altre 375 inquadrature di Pola. Oltre ai motivi ambientati a Pola sono note numerose istantanee scattate dal Beer alle Isole Brioni e nelle cittadine dei paraggi di Pola: Medolino, Lisignano, Dignano, Fasana. Beer riprese inoltre buona parte dell’Istria: Capodsitria, Pirano, Portorose, Parenzo e Rovigno sulla costa occidentale, Pisino al suo interno, il Monte Maggiore, Albona, Fianona e S. Andrea d’Albona”.

In Istria Scheuermeier realizzò circa 64 immagini, ognuna accompagnata da una articolata scheda illustrativa dell’oggetto rappresentato: 19 di queste fotografie vennero realizzate a Rovigno, 12 a Pirano,14 a Dignano, 12 a Montona, 1 a Buie, 2 a Fiume, 2 a Lussino.
Paul Scheuermeier conobbe a Trieste Ugo Pellis. Come riportò nelle memorie: “Prima e dopo le mie riprese in Istria, passai con lui, al caffè o passeggiando, ore piacevoli fino alla Pentecoste del 1922. Pellis era allora professore in una scuola media di Trieste. Egli non supponeva a quel tempo, e nemmeno io, che un giorno sarebbe divenuto il mio oggetto di riscontro e “concorrente…”.
In sostanza, Paul Scheuermeier, e prima ancora Jaberg e Jud, erano convinti che “la fotografia propone […] l’immagine di una realtà non ritoccata […] collega l’oggetto al suo mondo, mostra lo strumento nelle mani dell’uomo, rendendone chiaramente visibile il modo dell’impiego e le dimensioni”.

Pellis da parte sua visitò più volte l’Istria, regione confinante con il suo Friuli. Numerose furono le località toccate dalle riprese fotografiche, visitate nel decennio 1925-1935, per un totale di circa trecento immagini: Albona, Buie, Cherso, Cittanova, Daila, Dignano, Fiume, Gimino, Isola, Lussingrande, Lussimpiccolo, Ossero, Parenzo, Pirano, Pisino, Pola, Porto Albona, Rovigno, Rozzo, Salvore, Seiane di Castelnuova, Unìe, Valle, Veglia e Verteneglio.

Le fotografie di Capodistria portano la data del 1938, quelle di Arbe e Veglia del 1942, quando ormai mancava poco meno di un anno alla sua morte.
2 -27 ottobre a Capodistria: Alois Beer, Paul Scheuermeier e Ugo Pellis
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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