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Aldo Beltrame - L'opera e il pensiero fotografico
Spilimbergo
Corte Europa
7 Luglio - 23 Settembre 2007

Noto per la sua appartenenza nei secondi anni Cinquanta al Gruppo friulano per una nuova fotografia, lo spilimberghese, trapiantato in Abruzzo, Aldo Beltrame (1932) è un fotografo e saggista di grande personalità che ha mantenuto nel tempo una naturale avversione per la fotografia concettuale ed un costante riferimento alla centralità del referente ed alle tematiche sociali, sempre attento alle peculiarità del linguaggio fotografico che considera fortemente condizionato dalla “lingua della macchina”.

La mostra antologica prende le mosse dal suo archivio fotografico, donato negli anni scorsi al CRAF, e dal corpus dei suoi scritti, editi e non. L’opera e il “pensiero fotografico” di Aldo Beltrame sono improntati ad una grande coerenza. Beltrame afferma di essere latore di un “pensiero a una dimensione”, ma si tratta di un pensiero che si è naturalmente evoluto nel tempo ed il suo interesse per le tematiche sociali si è dispiegato in modi sempre nuovi.

Si inizia dagli esordi friulani per poi passare, attraverso un percorso compiuto nella realtà abruzzese, ai graffiti dell’Università “La Sapienza” di Roma e ai cortei della capitale per concludersi con una ricerca più intima ed originale. Beltrame si congeda con semplici segni luminosi provenienti da un apparecchio televisivo e poi “manomessi” , associati a brevi componimenti poetici che concludono questo viaggio fotografico.
Aldo Beltrame - L'opera e il pensiero fotografico
Aldo Beltrame - L'opera e il pensiero fotografico
Aldo Beltrame - L'opera e il pensiero fotografico
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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