Josef Koudelka (Boskovice, 1938)
Josef Koudelka è riuscito a imporsi sulla scena internazionale grazie al suo stile molto pulito e alla capacità di raccontare egregiamente la vita di strada. E’ grazie a lui che in Occidente sono arrivate le straordinarie immagini che ritraggono gli studenti praghesi armati di fiori di fronte ai carri armati sovietici nella Praga insorta del 1968. Nasce, il 10 gennaio 1938, a Boskovice, un piccolo paesino della Moravia, ex Cecoslovacchia. Figlio di operai di una fabbrica di confezioni trascorre gran parte dell'adolescenza in campagna, pascolando le capre della famiglia. E' qui che inizia ad assaporare il piacere della libertà e la tristezza della solitudine, elementi che caratterizzeranno i sui scatti. Le sue passioni adolescenziali, musica e aeronautica, lo accompagneranno per tutta la vita. Si laurea in ingegneria aeronautica e nel tempo libero suona la zampogna con diversi complessi folk. Ma queste attività non lo distolgono dalla passione che più l'ha reso famoso: la fotografia. Josef Koudelka è il fotografo delle pianure dell'Est europeo, dei contadini affaccendati a lavorare la terra, dei gitani con l'inseparabile violino e con una moneta incastrata in un occhio per comprarsi il passaggio nell'aldilà una volta morti. Ma è anche il fotografo che meglio di tutti ha documentato la primavera di Praga nel 1968 ed è il fotografo ufficiale del teatro praghese Za Branou e collaboratore della rivista teatrale Divalo. Nel 1970 gli viene assegnato il Robert Capa Memorial Award. In seguito a diverse esposizioni internazionali, dal 1971 inizia la sua collaborazione con l'agenzia fotografica Magnum e si trasferisce prima in Gran Bretagna e poi in Francia. Immagini di Koudelka sono conservate al Victoria and Albert Museum di Londra, al Museum of Modern art di New York, al Philadelphia Museum of Art.
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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