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Fotografie dalla Grande Guerra: da André Kertész e Carlo Wulz alle foto d'archivio dell'Esercito Italiano
2 aprile - 24 luglio 2015
Lignano Sabbiadoro, Centro Civico "Sandro Pertini"
Orari d'apertura: lun-ven 14.30-19.00
Distribuzione della posta ai fanti in trincea sul Carso


Il CRAF, nel contesto della propria attività istituzionale, ha compiuto nel corso degli anni approfondite ricerche relativamente ad aspetti della storia della fotografia collegati alla Prima Guerra Mondiale.
Da queste ricerche, sviluppate anche grazie alla collaborazione del Ministero della Cultura di Francia, nel 1997 è stato individuato negli Archivi parigini della Biblioteque Nationale de France un corpus inedito di immagini realizzate dal grande fotografo André Kertesz a Gorizia, Trieste e nell’Isontino tra il dicembre 1914 e il maggio 1915 all’alba quindi della prima guerra mondiale.
Sono inoltre conservate altre immagini, tra cui quelle dei funerali a Trieste di Francesco Ferdinando d'Asburgo e della moglie Sofia e un vasto corpus di immagini sull'epopea della Prima Guerra Mondiale conservato dallo Stato Maggiore dell'esercito italiano.
Inoltre, in collaborazione con l’archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, il CRAF aveva già promosso una mostra che presentava momenti salienti del conflitto 1915-1918.
Lo Stato Maggiore dell' esercito italiano, già dalla fine dell’Ottocento, custodiva, insieme alle carte, un discreto patrimonio fotografico, costituito dalle numerose fotografie che Enti o singoli Ufficiali allegavano come documentazione dimostrativa connessa a studi tecnici, a relazioni di viaggi compiuti all’estero, a ricognizioni di tratti di frontiera, a corrispondenze di guerra e a memorie sull’addestramento o sulla condotta di manovre.
Ma poi nella Grande Guerra la rappresentazione fotografica della Prima Guerra Mondiale si deve soprattutto alle campagne delle agenzie ufficiali e ai servizi per scopi militari e l'uso del mezzo fotografico assunse, infatti, grande importanza a fini strategici, tattici, documentari, nonché propagandistici. Gli eserciti impegnati nel conflitto disposero quindi di appositi reparti, che potevano contare su innovazioni tecniche in rapido progresso.



Distribuzione della posta ai fanti in trincea sul Carso
Il famoso 'salto del granatiere' sul monte Cengio
Corpi volontari, la partenza da Milano del Battaglione volontari ciclisti lombardi, maggio 1915
Monte Cengio, altipiani trentini, piccola guardia all'imbocco di una caverna, salto del granatiere
Vedetta sul Col di Lana. Il monte fu conquistato nel 1916 grazie all'esplosione di una mina
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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