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Luigi Crocenzi, un racconto per immagini
Luigi Crocenzi, un racconto per immagini
Luigi Crocenzi,
Un racconto per immagini
Fotografie della provincia italiana nel secondo dopoguerra
Palazzo Tadea, Spilimbergo
19 luglio - 26 ottobre 2003



Villa Vitali - Fermo
5 dicembre 2003 - 10 gennaio 2004
9.00 -13.00/15.30 -18.30
Nel 2003 ricorre il 50° anniversario della pubblicazione, corredata dalle fotografie di Luigi Crocenzi della VIIa edizione di Conversazione in Sicilia, di Elio Vittorini.
Quell'edizione fu un evento, poiché - anche nella dialettica a volte aspra in certi momenti tra i due "autori" -mise per la prima volta sullo stesso livello il testo letterario (Vittorini) con la narrazione per immagini, quella che fu l'intuizione propria di Luigi Crocenzi.
All'inizio degli anni Quaranta, Crocenzi si iscrive alla Facoltà di Ingegneria, a Milano e nel 1946, Il Politecnico diretto da Elio Vittorini, pubblica i suoi primi fotoracconti: Italia Senza Tempo e Occhio Su Milano.
La fotografia della seconda metà degli anni '40 - peraltro marginalmente considerata nella sua mediaticità - come tutte le forme espressive visive e letterarie, assume dal nascente cinema neorealista nuove modalità linguistiche, tali da esprimere la presa di coscienza e la volontà di mutamento, ottenendo così una nuova estetica della realtà, nella quale non è l'inquadratura a determinare e conformare l'unità del racconto, ma il fatto narrato.
E il senso del racconto appare a posteriori, poiché si tratta comunque di un linguaggio metaforico, educativo.
E proprio svolgendo uno studio accurato sia delle modalità proprie del montaggio cinematografico, sia degli esempi importanti offerti dalla fotografia realista americana degli anni '30 (quella di Walker Evans, per fare un esempio, che Crocenzi aveva avuto modo di vedere nella vittoriniana antologia "Americana") conduce il fotografo marchigiano a svolgere un' interessante e nuova, per quanto riguarda il panorama italiano dell'epoca, riflessione sulla fotografia come specifico mezzo comunicativo attraverso l'accostamento delle immagini.
Non, dunque, la singola fotografia scelta nella sua esemplarità di evento emblematico ed isolato, quale può essere l'utilizzo che ne fa il fotoreporter, o in base a parametri estetici precostituiti, ma la realizzazione di un vero e proprio racconto per immagini fotografiche che si costituisca come "un film immobile sulla pagina stampata", come ama sottolineare Crocenzi nelle molte lettere conservate nell'archivio del CRAF.
Nel 1947 si iscrive al corso di Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e si diploma l'anno successivo con il documentario Pescherecci; nel corso di questi due anni Il Politecnico pubblica i suoi fotoracconti Andiamo In Processione e Kafka City.
Nel 1950 si reca in Sicilia con Elio Vittorini per il servizio che servirà ad illustrare il romanzo Conversazione In Sicilia, che uscirà come edizione illustrata per Bompiani nel 1953. L'impegno intellettuale prosegue con entusiasmo così che nel 1956 nasce ufficialmente il Centro per la Cultura della Fotografia (C.C.F.) di cui Ferrania aveva pubblicato in precedenza i manifesti.
Questa associazione si impegna fin dall'inizio non solo nella ricerca intellettuale in campo fotografico, ma soprattutto nell'organizzazione di premi di fotografia, in pubblicazioni e gruppi di studio in tutt' Italia, per coinvolgere nel dibattito culturale non solo i fotografi, ma anche un pubblico più ampio.
Nel 1957 a Venezia, Crocenzi, e Romeo Martinez curano l'allestimento della prima Biennale di Fotografia organizzata dal Circolo La Gondola. Nello stesso anno i suoi progetti per il C.C.F. vengono presentati al Festival Internazionale di Mosca. Nel 1961 cura la mostra di Mario Giacomelli ,Un Uomo Una Donna Un Amore e un anno più tardi organizza a Fermo la Prima Mostra Fotografica Nazionale di reportage e racconti fotografici. Nel 1963 cura la sezione italiana della mostra L'Occhio del Fotografo presso il Museum of Modern Art di New York (MoMA) e gestisce per la Rai la sceneggiatura in immagini fotografiche ( Mulas, Giacomelli, Toni Nicolini, Scianna ) delle poesie di Leopardi, Montale, Quasimodo e Ungaretti. Nel 1965 organizza a Fermo la Prima Edizione dei Premi Niépce e Nadar Italiani e a Genova il Primo Premio Internazionale di Comunicazione Visiva nel Fotogiornalismo e nella Fotografia Pubblicitaria.
L'anno successivo cura la mostra dei fotografi americani Walker Evans, Lee Friedlander e Ezra Stoller. Nel 1969 entra nel gruppo di lavoro che si occupa di fotografia e scuola all'interno del CIFE (Centro Informazioni Ferrania) e un anno più tardi organizza a Roma il concorso fotografico nazionale sui Giochi della Gioventù che diventerà poi il fotolibro Racconto Dei Giochi. Giochi della Gioventù 1970 pubblicato dal CONI.
La Mostra presenterà per la prima volta una ampia selezione di stampe d'epoca di Luigi Crocenzi (Montegranaro 1923 - Fermo 1984 ), ed inoltre lettere, documenti e materiali conservati nell'archivio del C.R.A.F. che ne inquadrano la vita e la storia.
Le intuizioni di Crocenzi sull' essere linguaggio della fotografia sono estremamente contemporanee ed attuali.
Dopo l'acquisizione dell'archivio Crocenzi, il C.R.A.F. ha realizzato nel 1995 una prima Mostra e un volume per presenta la collezione fotografica.
La Mostra e il conseguente catalogo sono curati da Antonio Giusa, Fabio Amodeo e Raffaella Turrin.

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