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Francesco Nonino
Francesco Nonino
Francesco Nonino e la serie Atmosfere
Aeroporto Ronchi dei Legionari
17 settembre - 20 novembre 2001
Atmosfere è un progetto che ho iniziato nel 1989, ed è tuttora in corso.
Sono affascinato dal cielo come quotidiano complemento al nostro vissuto terrestre, anche se di solito esso non viene quasi nemmeno percepito, catturati come siamo dalla familiare complessità dei simboli terreni. Terra come riferimento e scala dimensionale, serbatoio di simbologie umane: le case, le fabbriche, i treni, sopra cui si compongono effimeri geroglifici di un silenzioso messaggio cosmico.
Non considero tuttavia la dimensione terrena come semplice referente estetico: rovesciando il classico rapporto paesaggistico tra cielo e terra, la fotografia mi permette di sollevarmi e di allontanarmi un po' da ciò che sono e che vivo, pur continuando a guardarvi analiticamente dentro.
La sequenza delle immagini possiede un ordine cronologico a cui corrisponde un percorso concettuale che ho seguito fino ad ora. Nelle prime fotografie il rapporto tra forme terrene e cielo è embrionale, dominato dal fascino della natura vista in chiave più 'romantica'. Successivamente ho cercato di rendere più leggibili nella loro essenza terrena i simboli della presenza umana, rapportando il loro aspetto consueto e a volte banale alle maestose geometrie sovrastanti. Il mio orientamento attuale è invece verso un maggior approfondimento della figura umana e delle sue attività ed atteggiamenti in relazione alla dimensione cosmica ed enigmatica del cielo, che io vedo come simbolo della Natura a cui l'uomo costantemente si rapporta.
Bologna, gennaio 2001
Francesco Nonino è nato a Udine nel 1960 e ha iniziato a fotografare durante l'adolescenza. Nel 1991 è stato assistente di Annie Leibovitz a New York, partecipando a grosse campagne pubblicitarie, come quella dei ritratti per l'American Express Company, e a progetti editoriali per la rivista Vanity Fair. Allo stesso tempo, tuttavia, non ha abbandonato la medicina, e continua a esercitare la professione di neurologo a Bologna.
Da molto tempo sono interessato al suo lavoro, e la serie da lui intitolata Atmosfere mi sembra particolarmente riuscita. Vi è in essa un implicito tributo ad Alfred Stieglitz il quale, come ben sappiamo, si è concentrato sulle nuvole. Francesco Nonino, invece, ha stabilito un legame tra il cielo e la terra, aggiungendo una inquietante e vertiginosa dimensione cosmica alle sue fotografie e rivelando una sottile relazione tra i due paesaggi, come se i rilievi influissero sulle nuvole, generando forme complementari. Si svela così un ordine naturale che viene quasi spontaneo chiamare soprannaturale, in quanto il volume di queste nuvole tempestose sembra condizionato da eventi terreni, e viceversa. Nulla si muove incessantemente come il cielo sopra la base terrena e l'orizzonte, ma paradossalmente nelle immagini di Atmosfere è il suolo ad apparire mutevole e dotato della maggiore espansione.
Questo insieme possiede una grande potenza: il soggetto stesso lo impone. Ma Francesco Nonino riesce sempre a intervenire per circoscrivere meglio questa turbolenza della natura, questa mobilità che viene immobilizzata nell'attimo migliore, trasformando il mondo fisico in mondo metafisico. Creare improvvisamente l'eternità è un privilegio della fotografia, e Francesco Nonino, svelandoci un paesaggio spesso banale, ignorato e incompreso, le cui caratteristiche uniche possono essere rivelate soltanto da essa, vi riesce pienamente con questa serie esemplare.


Charles-Henri Favrod
Biografia
Biografia
1960
Nasce a Udine
1975-1980
Inizia a fotografare
1986
Frequentando i corsi presso la "Scuola di Fotografia nella Natura" incontra Roberto Salbitani, con cui tuttora collabora
1988-1993
Svolge attività didattica ed organizzativa per il Comune di Bologna, tenendo corsi su tecniche di ripresa e di stampa in bianco e nero
1990
è uno degli autori segnalati alla "Biennale dei giovani artisti dell'Europa Mediterranea" tenutasi a Marsiglia. Viene invitato alla seconda edizione del Festival "L'Europe d'Art d'Art" a Niort (Francia)
1991
Assistente di ripresa e stampatore presso lo studio di Annie Leibovitz a New York City, perfeziona le tecniche di ripresa e di camera oscura sotto la guida di James Megargee, partecipando a vari progetti editoriali, redazionali e espositivi (ritratti di celebrità per la campagna pubblicitaria dell' American Express Company, numerosi editoriali per la rivista Vanity Fair, la realizzazione delle stampe in bianco e nero della mostra retrospettiva "Annie Leibovitz: 1970-1990")
1994-1997
Collabora ai corsi di fotografia del "Toscana Photographic Workshop" dove lavora come assistente di Jim Goldberg, Sally Mann e James Megargee
1998
Artista docente nel progetto "A Year With Children-Learning Through Art/The Guggenheim Museum Children's Program (LTA)", organizzato dal Museo Solomon R. Guggenheim di New York e dal C.R.A.F., con una classe V° elementare di Maniago (PN) e una classe della V° scuola pubblica 124 di Chinatown, New York City
Gli viene assegnato il "Premio Friuli Fotografia" del C.R.A.F. (Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia) di Spilimbergo
Dal 1988 ad oggi ha esposto in numerose città italiane ed estere, nel corso di esposizioni personali e collettive. Sue fotografie sono custodite presso collezioni private e pubbliche, quali la Bibliothéque Nationale de France di Parigi, il Musée de l'Elysée di Losanna e l'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma.
 
Francesco Nonino
Fulvio Merlak, Colori, 1984

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Fox Talbot, The Reading Establishment, 1846

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