Giuliano Borghesan, Il Gruppo Friulano con alcuni amici, 1955
Chi siamo e da dove veniamo? La nostra identità è il nostro passato, presente e futuro.

Il CRAF nasce in seno all’ISES (Istituto per lo Sviluppo economico dello Spilimberghese). Qust’ultimo, fondato il 10 giugno 1987 per la valorizzazione del patrimonio culturale esistente e il recupero di una forte identità locale, utilizza la “fortunata” eredità artistica del Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia (GFNF), sorto a Spilimbergo negli anni Cinquanta, e composto da Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua, Gianni e Giuliano Borghesan, Toni del Tin, Fulvio Roiter e Italo Zannier. 
Il GFNF, istituito nei primi mesi del 1955, pubblica il 1 dicembre dello stesso anno il primo e unico manifesto di fotografia neorealista in Italia. 
Negli anni successivi si aggiungono alla compagine Nino Migliori, Luciano Ferri, Gianni Berengo Gardin e Bepi Bruno.

L’esperienza neorealista del GFNF attiva l’avventura pionieristica di "Friuli Fotografia", che dal 1989 diventa "Spilimbergo Fotografia", designazione poi identificativa della rassegna espositiva leader del CRAF. 
Nel corso dei primi anni di attività, tra il 1987 e il 1993, numerosi convegni, workshop, corsi post diploma contribuiscono a consolidare la liaison Spilimbergo – Fotografia.
CRAF - Centro Ricerca Archiviazione Fotografia
L’acronimo C.R.A.F. (Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia) discende da una lettera inviata nel 1987 dal fotografo Italo Zannier all'allora sindaco di Spilimbergo Vincenzo Capalozza. 
Nella lettera Zannier forgia questa precisa denominazione, attribuendo con preveggenza un “tema regionale” al Centro, e configurandolo come organismo dedicato alla ricerca, riproduzione, studio, catalogazione, archiviazione del patrimonio fotografico del territorio. 


Spilimbergo diventa un luogo consacrato per eccellenza alla fotografia, destinato a confermarsi punto d’incontro, ricorrenza annuale per fotografi e operatori del settore ricalcando analoghe esperienze di matrice europea.
Il 13 luglio 1993 viene ufficialmente costituito il CRAF, riconosciuto dalla Regione come archivio fotografico e centro di documentazione. La legge regionale dell’11 agosto 2014 riconosce al Centro la funzione di “polo di riferimento per le attività di ricerca, studio, raccolta, censimento, archiviazione, conservazione, digitalizzazione e valorizzazione”.
CRAF - Centro Ricerca Archiviazione Fotografia
Attualmente il CRAF dispone di due sedi: Palazzo Tadea a Spilimbergo dove si trovano l’archivio e gli uffici amministrativi, mentre Villa Ciani ospita la biblioteca e il polo formativo con aule attrezzate per lo svolgimento di corsi specialistici e workshop.

La fototeca ha oggi in deposito circa 500.000 fotografie tra positivi e negativi. Sono presenti numerosi dagherrotipi, albumine, cartes de visite, positivi su lastra e album ottocenteschi. Per garantire la massima salvaguardia dei preziosi materiali storici il CRAF sta realizzando un deposito climatizzato a temperatura e umidità controllate. La biblioteca è invece costituita da un corpus di 10mila monografie e 50.000 numeri di periodici specializzati, alcuni di elevato valore storico e di estrema rarità.
CRAF - Centro Ricerca Archiviazione Fotografia
CRAF - Centro Ricerca Archivi Fotografia